Un'immagine per il Sinodo Diocesano

Per il Sinodo Diocesano é stata scelta l’immagine Pentecoste, opera di un’artista scafatese, Luigi Pagano, che ha collaborato alla realizzazione dei nuovi Lezionari. È una dichiarata intenzione di voler dialogare con le forme dell’arte contemporanea che raccontano il nostro tempo.

LOCANDINA

Nella Pentecoste, l’artista intende mettere in relazione il cielo, la terra e la comunità dei credenti. L’irrompere della Vita di Dio é rappresentato dalle rigature che segnano e quasi delineano i continenti, mentre, arrivate sul capo degli Apostoli, si accendono in tredici fiammelle (secondo la tradizione orientale, che scrive l’icona di Pentecoste raccontando il concilio di Gerusalemme, dove Maria, al centro, rappresenta l’immagine stessa della Chiesa).
È l’evento di Pentecoste che costituisce il “battesimo” della Chiesa, é un evento che le ha dato la forma iniziale e la spinta per la sua missione. Pagano vuole soprattutto rendere questo momento come dilatato nel tempo tra l’essere avvenuto e il suo compiersi pienamente. Di mezzo vi é il tempo della Chiesa.
Questa é la novità della Pentecoste cristiana: l’Alleanza nuova e definitiva é fondata non più su una legge scritta su tavole di pietra, ma sull’azione dello Spirito di Dio. Si comprende come “senza lo Spirito Santo, Dio é lontano, il Cristo resta nel passato, il vangelo una lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l’autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un arcaismo, e l’agire morale un agire da schiavi. Ma nello Spirito Santo il cosmo é nobilitato per la generazione del Regno, il Cristo risorto si fa presente, il vangelo si fa potenza e vita, la Chiesa realizza la comunione trinitaria, l’autorità si trasforma in servizio, la liturgia é memoriale e anticipazione, l’agire umano viene deificato“ (Atenagora).
La Pentecoste, dunque, non é finita; essa sgorga continuamente da Dio – lo squarcio nel cielo, l’occhio – e continua nella vita della Chiesa.

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