II Domenica di Avvento

Il Vangelo di oggi ci parla del progetto di Dio per gli uomini. Il Signore chiede collaborazione, per realizzare ciò, ad una giovane ragazza: Maria di Nazaret. Maria si affida completamente, senza remore, alla volontà del Signore collaborando a costruire un ponte tra la terra e il cielo, tra Dio e gli uomini. 

Maria: Dio decide di intervenire in prima persona nella storia dell’umanità .
Per fare ciò chiede collaborazione ad una donna: Maria.
Maria rappresenta il meglio dell’umanità, e, si mette al servizio del piano di Dio.
Maria é una fanciulla di circa 14 anni, ma nonostante la giovane età, all’annuncio dell’Angelo, accetta la proposta di Dio con gioia ed entusiasmo.
Maria ha detto un semplice “SI” che ha cambiato la storia dell’umanità: Dio é divenuto uomo, e noi lo adoriamo nel “BAMBINELLO DI BETLEMME”.
Maria passerà dalla culla alla croce, ai piedi di Gesù crocifisso.
In quell’occasione, Dio le fa un nuovo dono: essere la madre di tutta la Chiesa. Ancora una volta Maria risponde “si”: Gesù muore tranquillo, lascia alle cure della madre i figli della sua Chiesa. E’ sempre Maria a raccogliere in preghiera, gli apostoli dopo l’ascensione, ed sempre Lei ad incoraggiare i primi discepoli e tutti noi a seguire le orme del suo figliolo Gesù.

A Napoli una statuina importante del Presepe é “IL PASTORE DELLA MERAVIGLIA”.
Rappresenta un fanciullo con le mani vuote, le braccia aperte e il viso che esprime meraviglia. E’ un pastore molto strano poiché non porta niente, non é accompagnato da nessun animale, non suona nessuno strumento. Il “pastore della meraviglia” non va a mani vuote da Gesù Bambino, ma gli regala la sua meraviglia, il suo stupore, la gioia di averlo incontrato. Anche noi, come Maria, come il pastore della meraviglia dobbiamo accogliere Gesù e farci amare da Lui. Potremo poi dirgli “Sono una matita nelle Tue mani, insieme possiamo colorare il mondo!”

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